Non mi sembra vero!
Sono arrivata a fine giornata e riesco ancora ad avere del tempo per poter raccontare tutto quello che mi è successo. Che sarà stato mai, penserete.
Già. È esattamente quello che ho pensato stamattina appena sveglia: un’altra giornata da mamma, moglie, viticoltrice, lavoratrice, cuoca… che sarà mai!
Mi sono alzata e sono andata verso la cucina. Era presto, prestissimo. Passata da poco l’alba. Ho preparato il caffè e ho guardato fuori dalla finestra. Che pace, ho pensato, che tranquillità. Ho visto i filari, mi sono ricordata la dedizione di mia mamma Josetta, l’entusiasmo nel vedere crescere ogni singolo chicco d’uva. Il cinguettìo degli uccelli, i primi raggi del sole, quel fiore colorato che ieri non c’era e oggi è lì appena sbocciato. Che bello questo silenzio. Me la sono goduta, lo ammetto: stamattina mi sono goduta la totale assenza di rumori che mi distogliessero l’attenzione dalla bellezza della natura che ci circonda. La quiete prima della tempesta.
Poi ad un certo punto in lontananza ecco il primo tuono: sento il rumore di un porta che si apre, la cameretta dei bambini. Ci siamo. 3-2-1… mammaaaaaa!
È così che anche oggi ha iniziato a girare la grande giostra della mia giornata. Che sarà mai, giusto?! Oggi abbiamo pensato di far un super pic nic. Passare il tempo con mio marito e i miei figli, vedere la nostra famiglia che cresce allegramente nella natura, pensare che sto costruendo qualcosa per loro proprio come mio nonno prima e mia mamma dopo ha fatto con me. No, non vorrei niente di diverso.
E quando impari a capire questo e impari a goderti gli affetti, i valori della vita, come il rispetto e la fiducia in famiglia come sul lavoro, ti accorgi che tutto ha un sapore e un profumo diverso. O forse per la prima volta ti accorgi di quante cose, che prima non vedevi nemmeno, ti danno una carica e un’energia mai vista. Ma solo se prese nel modo giusto. Ad esempio, stamattina preparavo la colazione ai piccoli. Uno di loro si è rovesciato la tazza di latte e cioccolato addosso. I casi come questi li puoi affrontare in tanti modi diversi. Ti arrabbi perchè tuo figlio non ha fatto attenzione. Ti innervosisci perchè pensi a dover ripulire il disastro.
Oppure, ed è il modo che ho scelto io, ti fermi sorridi al tuo piccolo che ti guarda mortificato, e sai che basta quel tuo sorriso conciliante per farlo scoppiare in una fragorosa risata e tu con lui, e gli altri 3 con voi. E il suono della risata attira l’attenzione di tuo marito che arriva e ti da’ il bacio del buongiorno. E la giornata ha inizio, mentre ci vestiamo e siamo pronti a portare i bambini in giro alla ricerca di erbe aromatiche, attraverso le tracce lasciate dagli animali che vivono la natura come facciamo noi, come piace fare a noi. Come è assolutamente giusto che sia. Vederli correre, stando attenti a non calpestare i funghi, mostrar loro le coccinelle, andare alla ricerca dei quadrifogli in questo giorno assolato e caldo delle cose belle di cui siamo circondati.
Non sto qui a raccontare in che condizioni siamo tornati a casa dopo un’intera giornata in giro! Ma anche in questo caso, tra i giochi, le prese in giro e i rumorosi gridolini di allegria, ci siamo fatti un bagno pieno di schiuma e di bolle sapone. E poi stanchi e distrutti, abbiamo messo i bimbi a dormire, non prima di aver raccontato loro la storia della gnometta e del suo migliore amico, un piccolo merlo. Ed ora eccomi di nuovo qui. Il suono quieto dei loro respiri da sonno sereno, mi danno tutta la gioia e tutta la forza di questo mondo. Mi sa che sto facendo la cosa giusta.
Ora spengo la luce e mi addormento anche io felice.
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