• Un itinerario per l’estate: da Sale San Giovanni a Monforte d’Alba

    L’estate si avvicina! Nonostante le piogge, scese copiose nel mese di maggio, la bella stagione sta finalmente arrivando. Le langhe sono un territorio meraviglioso e ricco di bellezze paesaggistiche, enogastronomiche e storico-culturali. Queste caratteristiche lo rendono gradevolmente visitabile in ogni periodo dell’anno.

    In particolare l’estate permette di godere pienamente di tutte le bellezze locali accompagnate da un clima gradevole che renderà la vostra visita indimenticabile. Per questo motivo ho pensato ad alcuni itinerari che ti consiglierò qui nel mio blog durante tutta l’estate alla scoperta di borghi e paesaggi seducenti per rendere indimenticabile la tua visita nel nostro territorio.

    Sale San Giovanni

    La prima tappa del nostro percorso è Sale San Giovanni, situato su un territorio collinare a circa 600 metri sul livello del mare. Il paese è famoso per essere la “Provenza delle Langhe”! Ebbene si, Il piccolo centro dell’Alta Langa è famoso per le sue splendide distese di lavanda. Se desideri fare un tour, qui trovate una mappa con tutte le piantagioni visitabili. Ti consiglio una visita proprio a giugno perché proprio in questo mese assisterai alla fioritura delle piante e potrai godere di uno spettacolo naturalistico unico. Inoltre dal 22 al 24 giugno 2018 Sale San Giovanni ospita “Non solo Erbe” una rassegna dedicata alle piante officinali ed alle erbe aromatiche che anima il paese di eventi e visite guidate. Qui trovi il programma dell’evento.

    Murazzano

    Salendo da Sale San Giovanni eccoci a Murazzano, a circa 700 metri sul livello del mare. Il paese è famoso per la sua torre medievale, alta ben 33 metri, che domina il centro abitato. Per chi lo desidera è visitabile. Ti consiglio una visita perché dalla sua cima si gode di un panorama veramente incredibile. Dalla torre potrai vedere anche i terreni che, da poco, sono diventati proprietà della nostra azienda per sviluppare un ambizioso progetto (a lungo termine) sulle bollicine e sui bianchi. Si tratta di un corpo unico di 16 ettari, davvero impressionate!

    Poco distante da Murazzano c’è il Parco Safari delle Langhe. Lungo un percorso di 5 km, percorribile con l’auto, potrai vedere dal vivo numerose specie di animali (sono circa 350) ospiti del parco. Se al termine del percorso ti viene fame, fai un giro alla Trattoria da Lele, dove potrai trovare un’atmosfera familiare per gustare gli autentici sapori delle Langhe.

    Dogliani

    Dopo Murazzano, scendendo, troviamo Dogliani. Piccolo centro della Bassa Langa famoso in tutto il mondo per il suo Dolcetto, merita assolutamente una visita. Oggi il paese si contraddistingue per la presenza di due centri storici ben distinti. Da una parte c’è il castello e dall’altra il borgo. Ti consiglio di concederti una passeggiata lungo le vie di Dogliani potrai ammirare la torre civica dell’Orologio e, tra gli edifici di maggior interesse, vi sono il Santuario della Madonna delle Grazie e la Chiesa dell’Immacolata. Non perderti la “Bottega del Vino Dolcetto di Dogliani” che si trova negli scantinati medievali del Palazzo Municipale e raggruppa il meglio della produzione locale della Cantina del Dolcetto di Dogliani Mi raccomando non lasciare Dogliani prima di avere degustato un buon bicchiere di Dolcetto ed aver ammirato il panorama dalla meravigliosa “Piazza del Belvedere”.

    Monforte D’alba

    Terminata la visita a Dogliani ti consiglio di prendere la strada di San Luigi per raggiungere Monforte. Si tratta di una strada posta sulla cresta della collina che permette di godere di un panorama impagabile. Ultima tappa di questo itinerario è Monforte d’Alba, territorio in cui ha sede anche la nostra azienda. Ci troviamo in piena Langa del Barolo. L’impianto medievale del centro storico che si sviluppa intorno al castello è caratterizzato da vie molto strette e caratteristiche che ti inviteranno ad una breve passeggiata. Dall’antico castello è stato ricavato il palazzo nobiliare dei Marchesi Scarampi del Cairo. Inoltre troviamo la poderosa torre romanica che è quello che rimane dell’antica chiesa medievale, abbattuta agli inizi del 900. La caratteristica unica della piazza centrale del paese è la sua forma ad anfiteatro. Proprio per questa conformazione è stata trasformata in un auditorium estivo intitolato al pianista polacco Horszowski che lo inaugurò nel 1986. Durante la bella stagione è sede di numerosi eventi da concerti di musica a spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche. La sera sarete sommersi nella luce soffusa di un palcoscenico fuori dal tempo.

    Si scende poi al borgo prendendo il sottopasso a destra della piazza, un cunicolo caratteristico per una leggenda popolare che, secondo la tradizione, sarebbe animato da fantasmi, da gemiti e lamenti. Le anime dei Càtari che molti anni fa popolavano il colle. Proprio il castello di Monforte, edificato nel Medioevo, fu un centro di predicazione dell’eresia càtara. La fortezza venne presa ed incendiata intorno al 1208 dall’Arcivescovo di Milano.

    Visita la nostra Cantina

    Anche la nostra azienda si trova a Monforte, uno degli 11 Comuni che producono Barolo. Da cinque generazioni siamo vignaioli e con grande passione produciamo vino, con attenzione alla qualità e profondo rispetto per la terra che coltiviamo. In pochi minuti potrai raggiungerci e visitare la nostra azienda. Saremo lieti di accoglierti e parlarti della storia della nostra cantina guidandoti tra le curiosità della nostra produzione, dalla vendemmia fino all’etichettamento. Sarà un grande piacere averti con noi in azienda e passeggiare tra le botti tra cui silenziosamente matura il vino. Immersi nella natura che ci circonda degusterai i nostri vini accompagnati da gustosi taglieri di salumi e formaggi locali. Sarà l’occasione per parlare dei luoghi che hai visitato e suggerirti nuove mete nella nostra meravigliosa terra di Langa.

    Per maggiori informazioni e per le prenotazioni puoi scriverci ad info@josettasaffirio.com oppure direttamente cliccare sul pulsante qui sotto.

     

     

  • Perché abbiamo scelto la strada della produzione sostenibile e del biologico

    Perché abbiamo scelto la strada della produzione sostenibile e del biologico

    La strada della sostenibilità è una direzione che da oltre 10 anni abbiamo scelto di adottare in azienda non solo per pratiche legate ai processi di vinificazione, dal campo alla cantina, ma anche in tutte le iniziative a cui partecipo o promuovo in prima persona.

    Una scelta che nasce da due forti cardini:

    • Il legame fortissimo con il territorio:
      • noi siamo tessere di un disegno, è fondamentale comprendere questo. Non siamo gli autori di un vino, ma attori della natura: aiutiamo le piante a crescere, come figli e siamo a contatto con qualcosa di vivo: la terra, la vite e tutto ciò che la circonda. Il vino è forza vitale: ricco di microorganismi senza i quali non potrebbe evolversi. Per questo la scelta di orientarci verso la sostenibilità basata su un forte senso di responsabilità verso la terra e verso le generazioni che verranno.
    • La sostenibilità deve essere prima di tutto un’esigenza che parte da dentro:
      • non possiamo usarla come un vestito per farci più belli: deve esserci un’anima, un cuore che batte, bisogna crederci anche se a volte si tratta di fare scelte che apparentemente sembrano anti-economiche nella logica dell’immediato profitto.

    Oggi Josetta Saffirio è orgogliosamente un’azienda biologica certificata CCPB i cui processi sostenibili sono approvati da Ecoprowine.

    In un periodo in cui cresce ogni giorno la richiesta ed il consumo di alimenti sani e naturali, ottenuti con un basso impatto ambientale, rivendico una scelta importante che ho fatto molti anni fa con l’obiettivo di rispettare il nostro territorio.

    Coltiviamo i vigneti a Monforte d’Alba da oltre due secoli e cinque generazioni, cercando di esprimere il territorio attraverso i nostri vini. Vendemmia dopo vendemmia, affondiamo le nostre radici in questa terra di Langa

    Cosa vuol dire produrre vino in modo sostenibile

    Ritengo che produrre vino significhi lavorare i vigneti con rispetto per la terra e la responsabilità di lasciare ai nostri figli la preziosa eredità che ho ricevuto anch’io dai miei genitori: un territorio unico e generoso che dona vini di squisita eleganza ed eccezionale longevità, famosi in tutto il mondo.
    La vigna e le sue lavorazioni non devono essere un elemento staccato dal paesaggio, uno strumento di sfruttamento del suolo ma, al contrario, qualcosa attraverso il quale iniziare un processo virtuoso di arricchimento dello stesso. La pianta simbolo per eccellenza per chi produce vino, la vigna, diventa il veicolo principale di cura del territorio su cui è collocata. Proprio questo cambio di visione ci permette di produrre vini migliori e nello stesso tempo fare bene al nostro ambiente. La sfida è proprio questa: la produzione di vini di alta qualità si deve legare a processi sostenibili sul campo ed in cantina.

    Come lo traduco nella pratica

    Partendo da questi presupposti, ho deciso di tradurre questo assunto nelle attività di tutti i giorni. Il nostro vino nasce da una cura dei vitigni che non include prodotti chimici. Qualsiasi tipo di prodotto che possa avere una ricaduta negativa sulla nostra terra è stato bandito. Utilizziamo solo concimazioni di tipo organico che, al contrario delle prime, permettono di arricchire il terreno e di nutrire in modo “naturale” le nostre uve. Inoltre nei nostri vigneti utilizziamo l’inerbimento, lasciando crescere l’erba per combattere l’erosione del terreno e rendere più vivibile e transitabile il vigneto. Utilizziamo prototipi particolari di trattori che, con il loro peso ridotto, contribuiscono a non pesare eccessivamente sul suolo evitando lo schiacciamento e compattamento del terreno.

    Il lavoro sul campo è solo uno degli aspetti della mia attività, a questo ho affiancato un processo di rinnovamento sostenibile che riguarda tutta l’azienda.

    • Nel 2006 abbiamo iniziato la progettazione della nuova cantina, una struttura progettata per essere integrata nel paesaggio rurale e ridurre lo scambio termico, isolando il perimetro con il sughero naturale. L’edificio è stato studiato per ottimizzare il lavoro e le risorse. Al piano terra troviamo tutta la parte che riguarda le prime lavorazioni dell’uva: dalla vendemmia fino alle fermentazioni. A quel punto il vino per caduta si travasa sottoterra dove invecchierà silenziosamente nelle botti.
    • Nel 2009 abbiamo progettato e creato il Bioparco ed ogni anno aumentiamo la superficie di bosco gestito e questo ci permette, da un lato di proteggere la flora e la fauna locale, dall’altro di ridurre la nostra impronta carbonica.
    • Nel 2010 abbiamo inaugurato il nuovo impianto fotovoltaico che ci permette di ridurre le emissioni di CO2 di 13000 Kg ogni anno.
    • Utilizziamo di vetro riciclato al 90% per le nostre bottiglie, tappi di sughero più corti ed un cartone più sottile per gli imballaggi.

    In azienda e non solo: le mie iniziative sostenibili

    Al fine di promuovere e sensibilizzare al rispetto per l’ambiente, l’azienda organizza delle attività sociali e didattiche che coinvolgono anche i più piccoli per promuovere l’idea che la terra è un valore e come tale merita rispetto e attenzione. Puntiamo moltissimo su queste attività che mirano a sensibilizzare le nuove generazioni sulla bellezza della natura.

    Per gli studenti dello IED di Torino ho ideato un contest sul tema della sostenibilità partendo dai materiali di scarto della nostra cantina. È nato così il progetto ReWineD: convertire ciò che non è più utile ai nostri scopi produttivi in nuovi oggetti di design funzionali per altri campi o applicazioni.

    Un’altra importante iniziativa intrapresa è quella di Adotta un filare che permette ai tutti coloro che lo desiderano di essere responsabili di un loro filare e vederlo crescere. Un modo per coinvolgere gli appassionati di vino anche alla cura del territorio.

    Ora tocca a te

    Una cosa che dico spesso a tutti coloro che visitano le nostre cantine è che i processi di sostenibilità richiedono anche l’intervento del consumatore finale! Sì, proprio tu! Ogni volta che acquisti un vino cerca sempre di leggere l’etichetta e capire se il vino che stai bevendo fa bene all’ambiente. Sorseggiare un prodotto etico e sostenibile dà una doppia soddisfazione e permette di fare crescere l’enocultura virtuosa. Il futuro del nostro pianeta passa anche da qui.